venerdì 1 novembre 2013

my own kind of origins: dominoes, part 1


Shadetrack, 2509

"Ti dico che da loro non c'è nessuno, Tom"
"Quant'è un ribelle, Crow?"

Un ribelle, cinque once di formaggio.

"Perdiamo il nostro tempo"
"Quant'è un ribelle?"

Due ribelli, due libbre di pane secco. Bastava scendere lungo la valle e risalirla piano, con un cavallo solo per appenderci i corpi spogliati di tutto. Poi le praterie, evitando città e ranch, e poi le vie meno controllate della Trinidad, i passi stretti nelle rocce, i punti più bassi in cui infilarsi che nessun membro della resistenza all'invasione alleata avrebbe mai controllato (troppo angusti perché ci passino truppe in quantità). E poi i territori in mano ai corers, gli aguzzini intermediari che compravano teste e si facevano pagare in dollari dai bluejacks. Walker non era uno di loro: era un ladro di bestiame affamato, e in sella a un cavallo più affamato di lui guidava una banda di ragazzotti affamati a est di Madrida, oltre il Toledo e la Viuda.

Tre ribelli, una bottiglia di whisky.

Due settimane prima un gruppo di bei cenciosi trentenni aveva condotto in trionfo tre bluejacks alla forca di Mexican, con le mani legate dietro la schiena, le costole incrinate e le facce peste. Non erano riusciti neanche ad aprire gli occhi abbastanza da vedere le facce dei boia prima che il vuoto si spalancasse sotto i loro piedi. 

Li aveva visti qualcun'altro, e in breve gli alleati avevano emesso le taglie, vivi o morti. Alcuni erano stati presi. Mancavano all'appello Gale Guthrie e Benjamin Ryder, scappati per un pelo dall'altra parte del fiume, e feriti. Madrida era una comunità piccola. Tutti facevano finta di non sapere che facessero i Rooster, oltre il sentiero est, ma nessuno era sincero.

"Fammici parlare a me, io li conosco. Se ci parlo io vedi che ragionano"
"E chi ci vuole ragionare, Crow"
"Senti me, aye? Senti me, io la signora Susan la conosco da una vita, che ha fatto la scuola a tutti qui. Ci parlo io, senza tragedie, senza problemi. Ci parlo io e tra dieci minuti abbiamo fatto"

Tom Walker grugnì mentre il suo cavallo nitriva in frenata: bestia su bestia. A dissuaderlo non furono tanto le parole di Luis Crowford, quanto l'imponente figura del vecchio Sam Rooster troneggiare sull'uscio di casa sua col fucile in mano.

"Non t'è bastato rubarmi i manzi per vent'anni, Walker?"
"Mi fai vecchio quanto te, Rooster"
"Crepa. Ho due galline che ci campiamo giusto in due, e giuro su Dio che ti sparo prima di fartele pigliare".

Tom Walker rise esponendo una fila di denti marci e linee sottili attorno ad occhi grigi. Si chinò sulla sella del cavallo, guardando dritto nella bocca del fucile.

"Yee ain't that stupid, Rooster"

Sam Rooster non era così stupido, ma continuò a puntare il fucile contro Tom Walker, ben sapendo che al primo colpo altre cinque pistole gli avrebbero scovato la carne. Luis Crowford scese di sella così rapidamente che sembrò quasi capitolare, e a mani sollevate avanzò verso Rooster, rischiando di inciampare nei suoi stessi stivali.

"Rooster, non ci frega niente delle galline, non ci frega. Lo sapete che siamo qui per Ryder e Guthrie. Non vi sono niente, solo problemi. Dateli a noi."

Sam continuò a tenere il fucile spianato in linea retta contro il centro della faccia di Walker, mentre Luis gli stava al fianco come un bambino trascurato che reclama attenzioni. Quando lei superò l'ingresso uscendo sulla veranda, gli bastò guardarne i capelli neri raccolti sulla nuca e la piega severa delle labbra perché le ginocchia iniziassero a tremargli dalla vergogna.

Susan Rooster aveva avuto non uno, ma due figli fuori dal matrimonio, e nonostante ciò chiunque da Plan della Tortilla a Riverside Heighs avrebbe giurato su Dio che fosse il ritratto esatto della dignità.

"Se tuo padre ti vedesse, Luis, ad andare in giro coi cajuns - sentenziò impietosa - ti prenderebbe a cinghiate fino a macchiarsi il cuoio"
"Signora Rooster, signora... - Crowford si tolse il cappello frettolosamente - sono tempi duri, signora. A voi non vi facciamo niente, neanche a pensarlo, giuro su Dio. Ma voi, perdonatemi, voi dovete darci Ryder e Guthrie. Pagano per sfamare dieci famiglie per loro, e sono tempi che uno non può sputare in nessun piatto".
"Né Ryder né Guthrie sono qui".

Crowford seguì la linea d'aria che collegava la canna del fucile di Sam Rooster al centro del petto di Tom Walker. Si fissavano negli occhi con l'ostilità antica che li collegava a doppio filo da ben prima che la guerra affilasse la lama a ogni coltello.

"Dice che non ci stanno, Tom. Se dice che non ci stanno io le credo, che non ci stanno. Che gliene viene a dire così? Andiamo via"
"Guardiamo dentro"
"Ti apro un buco in testa se sorpassi la soglia di casa mia"
"Tom, andiamocene!"
"Il vecchio Rooster che fa la voce grossa"
"Un altro passo soltanto..."
"Andiamo via"
"Sam--"


Il cuore di Tom Walker si schiuse come una rosa a maggio, le labbra secche schiuse nello stupore della morte. Mentre si buttava sulle ginocchia per non finire nel fuoco incrociato, Luis pensò a quella volta che, quando erano ragazzini, Jack Rooster bussò a casa loro per consegnare l'anca di maiale essiccata che sua madre aveva comprato per loro. Fu quando suo padre perse il lavoro al Deepmotte Ranch e per mesi mangiarono zuppe di patate. Non si accorse neanche che qualcuno stava sparando dalle finestre.

* * *

Maryanne arrivò due ore dopo, per controllare il ribelle ferito che sua cognata, contro le calde raccomandazioni di tutte le persone a lei più care, teneva nascosto nella cantina. Si coprì la bocca con entrambe le mani quando vide da lontano Sam a terra. Corse lungo il sentiero che conduceva alla veranda con i polmoni che le tremavano, e quando arrivò non ebbe bisogno neanche di salire i gradini per sapere che non avrebbe potuto fare più niente. Susan era chinata su di lui, gli abbassava le palpebre pallide. Benjamin Ryder respirava ancora, con la schiena premuta contro lo steccato e il respiro pesante: la ferita alla spalla gliel'aveva chiaramente riaperta il rinculo del fucile scivolatogli sulle gambe. Aveva il viso sudato, oppure gli occhi lucidi.



Benjamin Connor Ryder, nato a Shadetrack nel 2470

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