venerdì 29 novembre 2013

my own kind of story


DESCRIZIONE FISICA




Alta 1,65 metri, pesa 63 chili e ha trentatré anni. Ha un corpo dalle forme abbondanti, curvilineo all'altezza dei fianchi e del seno. E' dotata di buona potenza e discreta agilità, grazie ad una muscolatura tonica e costantemente allenata. Sulle braccia si intravede un accenno leggerissimo di muscoli, mentre le linee delle spalle e del collo sono molto femminili. Ha una carnagione scura, cotta dal sole, la pelle rovinata in qualche punto vista la scarsa cura. Ha un viso tondo, dei denti bianchi e dritti, labbra carnosezigomi bassi, degli occhi grandi colorati di un verde torbido che si mischia a un po' di castano. Fronte non troppo alta, capelli mori, lunghi, folti, leggermente mossi e spesso raccolti in code e trecce. Caviglie e polsi sono forti, i talloni hanno i calli di chi ha camminato tanto, le mani di chi ha imparato a lavorare, a cavalcare, a combattere. Porta le unghie cortissime per comodità.

 

Indossa abiti maschili e comodi, molto poveri in fatto di tessuti e fantasie: pantaloni scuri di tela o fustagno, camicie di cotone o di flanella in base alla stagione, stivali e cinturoni di cuoio e un giaccone marrone che ha ormai da quasi un decennio. Ha un aspetto poco curato, ma sempre solido e deciso.

Una voce dal timbro femminile, profonda e leggermente roca.

Ha anche un tatuaggio sull'intero avambraccio destro. Una scritta che dice: "Serenity Valley 2511"



Cicatrici
  • Una cicatrice alla coscia destra, dove la pelle si piega e si raggruma (bg)
  • Una cicatrice sulla tempia destra, coperta dai capelli, di un taglio (bg)
  • Cicatrici di due proiettili perforanti alla spalla sinistra.
  • Quattro cicatrici al fianco sinistro: una vecchia, di proiettile perforante, una di proiettile standard, anch'essa vecchia, e due più recenti, di proiettili perforanti. 
  • Una cicatrice di una ferita grave al petto, altezza polmone destro, di una pistola grande calibro (una Red Hawk).
  • Un'ulteriore cicatrice da arma da fuoco alla spalla sinistra, più recente, abilmente ricucita e per questo non eccessivamente visibile.
  • Due cicatrici di proiettile perforanti: la prima in corrispondenza della spalla destra, la seconda sul braccio destro, poco sopra il gomito.


DESCRIZIONE CARATTERIALE

Lord have mercy on my rough and rowdy ways


Il Capitano Cassidy direbbe di lei che ha il diavolo nel petto, ma Jack Rooster non è sempre stata così. Dovesse parlare di se stessa in totale onestà, neanche lei sarebbe capace di definire con esattezza cos'è che la motivi in modo così solido, o anche solo perché combatte ed esattamente in cosa crede davvero.
Jack Rooster è severa. E' uno dei primi elementi che emerge in una personalità piuttosto granitica, stoica. E' severa con se stessa, caricandosi di tutte le responsabilità che competono il suo ruolo (e qualcuna di più), ed è severa con il prossimo, a cui non è capace di scontare alcun peccato di condotta o di sentimenti. La tendenza ad accettare poche vie di mezzo si manifesta in una testardaggine notevole, difficile da scalfire, simile a quella di un toro che procede a testa bassa contro il drappo rosso. E' molto orgogliosa, e venire a patti con se stessa è una delle operazioni più psicologicamente faticose che le capita di compiere. 
E' stata cresciuta con moralità conservatrice (ma tutto sommato neanche troppo) e un alto senso di giustizia, ma la guerra l'ha portata, e la porta ogni giorno, a dover fare i conti con una rabbia soverchiante e un desiderio di rivalsa in nome del quale è disposta, suo malgrado, a compiere azioni efferate contro nemici dichiarati e presunti. Le trincee le hanno lasciato in eredità una grande pazienza, mentre ha sempre avuto in sé la spinta al sacrificio. Prova sempre a mantenere la parola data con tutti i mezzi possibili, e quando non ci riesce dorme con i sensi di colpa.
Uno dei suoi tratti più marcatamente positivi e il forte senso di appartenenza ai destini del Rim e della sua gente, e soprattutto l'onesto affetto e l'assoluta fiducia che nutre per i membri del suo equipaggio più stretti, e le uniche sorti capaci veramente di destabilizzarla sono le loro. Proprio in virtù di ciò, guarda condiffidenza e marcata ostilità a qualsiasi cosa che sia "altra" dal suo gruppo e la gente che la pensa come lei. Jack Rooster odia così tante categorie di persone che ci si potrebbe chiedere se non stia cercando di proiettare altrove sentimenti che altrimenti la mangerebbero da dentro. 
E' protestante battista, conosce le scritture e ha una fede traballante. Le piace andare in chiesa, comunque, e ogni volta che ci riesce trascina qualcuno dell'equipaggio con sé. 
Nel complesso, è una persona profondamente combattuta. Sui motivi perché faccia la guerra ognuno si è fatto la sua opinione: per vendetta, per giustizia, persenso del dovere, per speranza illogica, per amore, per odio, perché non può farne a meno o perché non potrebbe più fare nient'altro. I pareri sono vari, ma il punto fermo è uno, e l'unico che conta: non si fermerà finché non sarà finita.



CAPACITA'



Sa cavalcare bene ed è brava con le armi da fuoco. Sa accendere il fuoco con due rami secchi, sa far coraggio alla gente e sa tenere il polso della situazione, nonché le redini del comando. Le piacciono gli animali, pure quelli che mangia, e sa quasi tutto su cani e cavalli, nonché molto sugli altri animali tipicamente da fattoria (polli e galline compresi). Sa soffiare dentro un'armonica e conosce a memoria decine e decine di ballate e racconti. Non sa mangiare da sola: trova fondamentale che la famiglia, l'equipaggio o il gruppo in cui si trova si riunisca per almeno un pasto al giorno.
Parla inglese, impreca in mandarino (capendolo molto bene, parlandolo mediocramente e scrivendolo in maniera pessima) e ha un forte accento della sua terra che sembra logoro, con le vocali che si incupiscono e le gutturali trascinate.
Ha un polso veloce, il grilletto facile, una pelle incredibilmente dura e unocchio particolare per i punti deboli delle persone.
Forse nessuno lo direbbe, ma le piace molto leggere e lo fa ogni volta che può. Non ha mai sviluppato un senso critico accademico, ma sua madre - un'insegnante - le ha insegnato come gli uomini possono essere liberi attraverso l'immaginazione. Il suo romanzo preferito è "La Balena", ma ne ha letti parecchi in vita sua, e continua a farlo quelle rare volte che ha tempo.


Una manciata di oggetti che custodisce con cura:
  • una targhetta militare sempre al collo.
  • un anello di fidanzamento.
  • un proiettile della stessa pistola che le ha bucato un polmone.
  • una vecchia copia del libro "La Balena".
  • un angelo di legno grande non più di una mano.


La sua cabina sulla Almost Home - click


STORIA



Nasce nell'ottantadue a Sweet Waters, seconda figlia di Susan Rooster e seconda nipote di Sam Rooster, che nulla può fare per evitare che venga chiamata Jack.
Madrida è al di là della Viuda Valley. I suoi giovani vanno a farsi il bagno al Toledo e lavorano negli sterminati campi di grano a sud. Quando Susan non fa loro la scuola, scendono lungo i pendii morbidi della valle e si nascondono nell'erba alta, sfidandosi a chi riesce ad avvicinarsi di più ai cavalli selvaggi senza farli correre via. A quattordici anni, iniziano a prenderli al lazo sprezzanti della durezza degli zoccoli che provano a calpestarli.
Jack cresce con suo fratello, che è di sei anni più grande. Fa tutto quello che fa lui, percependo l'essere donna come un limite fastidioso che le impedisce di realizzare le sue più sincere aspirazioni. A undici anni si taglia i capelli e inizia a vestire con gli abiti vecchi di Cain. A sedici convince suo zio a impiegarla nell'attività di famiglia: lo spostamento di mandrie. Diventa presto brava e, due anni dopo, quando lo zio si ritira alla ricerca di attività meno faticose, convince il fratello e un drappello di amici fidati a trasferirsi oltre il Toledo, nella grande Mexican, da cui iniziano ad aggiudicarsi le commissioni dei ranch più grandi e più importanti di Sweet Waters. Jack è ambiziosa, lavora sodo, si ingegna. Il merito del successo finisce però sempre addosso a Cain, che dal canto suo non fa niente per attirarselo: sembra semplicemente normale che il più vecchio e il più uomo della compagnia ne sia anche il leader. 
In un modo o in un altro, comunque, i Rooster e i Barclay, con tutto il seguito che si costruiscono nel frattempo, iniziano a farsi un buon nome. Sembrerebbero lanciati verso il successo, verso Est, se non accadesse l'irrimediabile: Cain si innamora, si sposa, trova un lavoro più semplice che gli permetta di prendersi cura della futura prole e si ritrasferisce a Madrida. Jack prova a tenere le redini della situazione, ma la compagnia si sfalda poco dopo: nessuno è disposto a prendere gli ordini da una donna.
Torna a Madrida anche lei, e le sembra che la sua avventura debba finire lì: prospetta un matrimonio, qualche figlio, una casa, un impiego noioso o una vita da casalinga. E' in questo contesto che, in cuor proprio, ringrazia Dio di aver mandato la guerra.
Si arruola subito, prima che qualcuno possa dissuaderla dal farlo. Cain, terrorizzato dall'idea di non vederla tornare, si arruola anche lui lasciandosi dietro una moglie e un figlio piccolo. Susan bacia sulla fronte entrambi i suoi figli, chiedendo loro di promettere di prendersi cura l'uno dell'altro. Loro promettono.
La guerra è un inferno. Nonostante ciò, lo spirito e la forza d'animo dei due fratelli Rooster diventano proverbiali. Insieme combattono nel deserto gelido di Spartaca, su Boros, su Hera. Jack vede miniere e fabbriche, pagode e grandi palazzi che non aveva mai immaginato prima di quel momento. Gli occhi le si riempiono, e così il petto e l'orgoglio per ciò che sta difendendo.
Suo fratello muore a Serenity Valley. Il giorno che si sveglia con il suo corpo addosso divorato dalle mosche, è una persona profondamente cambiata. Il suo mondo si rovescia in ventiquattro ore, e dover cercare un trasporto per la salma di Cain Rooster è solo la prima tessera di un domino che le si spiega davanti in caduta consequenziale: a Shadetrack trova un pianeta distrutto e due croci di legno piantate saldamente sulle tombe dei suoi unici familiari rimasti. Moglie e figlio di suo fratello sono fuggiti, persi in un 'Verse immenso; i suoi amici sono morti o svuotati, e lei non è da meno. Sweet Waters le spezza il cuore, e lei decide che non esiste più alcun motivo per rimanere.
Si imbarca sulla Lucky Bastard, un vecchio firefly capitanato da John Cassidy. Cassidy le dà una mezza famiglia in un momento in cui non è ancora pronta a sostituire la sua. Dopo due anni di contrabbando e trasporti al limite del legale nel rim, il suo pessimo carattere e la tendenza a sfogare la rabbia in maniera violenta le guadagnano un addio collerico e frettoloso. Cacciata dalla Lucky Bastard, le giunge voce di un certo Buck Blackbourne gestore di un ranch su Greenfield, Buffalo County. Buck le ricorda un po' chi è, e lo fa giusto in tempo: poche settimane dopo l'Esercito Indipendentista la rintraccia, la riscuote, le assegna un raptor e la incarica di costituire una cellula militare al servizio della Resistenza.
Non lo ammetterà mai, ma non ha bisogno di rifletterci neanche un momento: accetta l'incarico e si rimette in moto.
In guerra.  

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