venerdì 29 novembre 2013

my own kind of reason I fell in love with each and every one of you



Non sto scrivendo questa cosa a tutti quanti, la sto scrivendo ad alcuni. Uno viaggia centinaia di parsec e passa anni nella stessa nave, e può succederti qualsiasi cosa, e se quella è la prima cosa che capisci, la seconda è che chi sta là dentro in qualche modo diventa famiglia tua. In qualche modo. 
Quindi sto scrivendo a John, a Sun, a Ed e Cortes, e a Schmidt e a Bolivar. A Sam Hale, anche, e ad André Vandoosler, perché li raggiunga dove stanno. A Red Wright perché lo aspetti quando uscirà dall'inferno di Fargate.
A questo punto, in un modo o nell'altro, tutti avranno capito che sto partendo per l'ultimo grande viaggio, e che se Dio me la manda buona, questa volta non torno. Tra qualcosa tipo sette mesi e mezzo avrò un figlio, e voglio che nasca dove sono nata io, e che mi veda provare a ricostruire qualcosa dove i nemici non hanno lasciato più nulla. 
Non è una lettera d'addio, è una dichiarazione d'intenti. Vi dirò quello che farò, perché se a un certo punto qualcosa andrà male, dovrete essere in grado di sapere dove venire a cercarmi e come ripigliarmi per i capelli, perché Dio mi sia testimone: non ho intenzione di crepare proprio adesso.  
Andrò a Safeport, per prima cosa, e vedrò di vendere il Devil's Den al migliore prezzo che riesco. Coi soldi che ci ricavo, insieme a quelli che mi sono messa da parte, comprerò il fertilizzante della Blue Sun, quello speciale che non siamo riusciti a rubare, a suo tempo. Lo farò portare a Shadetrack. Andrò a Saint Andrew, perché devo salutare il figlio di Red Wright, e andrò a Tauron, perché sto tornando a Shadetrack per ricostruirla, e non lo posso fare senza Sterling che aggiusta le cose, Ritter che aggiusta le persone, e i loro rumorosissimi figli che aggiustano l'anima. Se li conosco un po', verranno anche loro. Verrà anche Sharpe. Infilerò poi me, Acab e Shamrock (il cane e il cavallo vengono con me anche loro, ay) in un pozzo di Sanderson con cui supererò il confine. Se riuscirò ad arrivare a Hall Point, il grosso del viaggio sarà fatto e arrivare a casa sarà facile. Con il fertilizzante e qualcuno che sa usarlo, dovremmo riuscire a far rinascere almeno un piccolo pezzo di terra.  
Abbiate cura delle cose. Della guerra e di voi stessi, e poi l'uno dell'altro. Anche della Almost Home: so che tutti hanno sempre pensato fosse la mia nave, ma anche col mio nome sopra non è mai appartenuta a me. E' vostra ed è di tutti quelli che decidono di combattere. E' stata quasi-casa per un sacco di tempo, per me. Spero lo sarà sempre anche per voi.  
Mia madre diceva che un uomo può fare quello che vuole, ma se è un uomo giusto, farà quello che deve. Voi l'avete sempre saputo anche se non eravate figli di mia madre, e me l'avete ricordato quando io me lo stavo scordando. Vi sarò sempre grata, per questo.
Jack Rooster

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