domenica 23 ottobre 2011

my own kind of what-you-deserve

Più lo incontro, più ci penso.
Penso che potrei cercare chi ama e fargli del male, e costringerlo a guardare, e poi ucciderli, e poi farlo soffrire e poi uccidere anche lui, ma lentamente.

Mi addormento sul pensiero, e la mattina quando mi sveglio penso che non sono io, che ero ubriaca, che non lo farei.

Ma la sera arriva sempre, e non posso fare a meno di pensare che la legge più antica dell'universo è quella del taglione.

Conosco una ballata. Diceva: "you never get what you deserve".

You never get what you deserve, not you, no.

Ed è la storia degli ultimi dieci anni della mia vita: ho vissuto vent'anni facendo la cosa giusta. Quando è arrivata la guerra sono andata a combattere, per proteggere chi amavo.

Ho perso tutto. E, Dio...

non me lo merito.

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