
Ripensandoci, più avanti, decisi che la vendetta non avrebbe mai dovuto guidare le mie azioni. Cos'è che mi muove adesso non mi è molto chiaro, ma sono abbastanza sicura che la sparatoria di ieri non avesse niente a che fare con la vendetta. Non per me, almeno.
Era vendetta per la Winter, forse: Randolph è riuscito a farle perdere quello sguardo distaccato e inespressivo che ha di solito, mettendole in gola una buona dose di rabbia: abbastanza da commissionare un omicidio, almeno. Un eccidio, lo chiamano.
Era vendetta per Buck. Il ranch è casa sua, i lavoratori del ranch la sua famiglia: se i luddisti avessero ammazzato un membro della mia, di famiglia, non avrei esitato un istante a portarmeli tutti all'inferno, ad ogni costo.
Era vendetta anche per la ragazzina, quella Summer Cotton, con la paura che le si sentiva sulla pelle e una pistola troppo impegnativa per lei tra due mani che hanno smesso di tremare solo per un brevissimo istante, l'unico istante che le serviva per premere il grilletto e centrare uno dei seguaci di Randolph.
Probabilmente era vendetta anche per Jim, pagata al prezzo di un dardo conficcato nella spalla che però non ne ha compromesso l'animo e la capacità di sparare.
Non per me, comunque.
Per me era Giustizia. La Giustizia più antica del mondo, quella che vuole vite in cambio di vite, equa e retta. Era protezione: Buck, o Jim si sarebbero potuti trovare in quel capanno esploso al posto dello sconosciuto che ci è morto dentro, e di cui adesso restano solo le ossa bruciate.
Nonostante ciò, ho questa sensazione di cui non riesco a liberarmi, questo peso sullo stomaco, questo freddo sulla pelle che ho dai tempi della guerra, e che mi torna addosso ogni volta che uccido qualcuno. La sensazione di star sbagliando, in qualche modo. La paura, il terrore di essere nel torto, di aver fatto male i calcoli, di aver ammazzato delle persone innocenti, o comunque non completamente colpevoli.
So che non è così, che non è questo il caso. Ma mi è già successo prima d'ora. Mi è successo in guerra e mi torna in mente ogni singola volta che chiudo gli occhi, che sbatto le palpebre. In ogni momento di buio mi torna addosso, insieme a tutto il resto.
Ho ammazzato due preti, comunque, insieme agli altri. Due preti assassini a loro volta, ma due preti.
Dio non deve avermi molto in simpatia, in questo momento.
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