giovedì 3 maggio 2012

my own kind of will you marry me




2506, Shadetrack

Jack Rooster è una ragazza di ventiquattro anni stesa sotto il sole. Sente la freschezza dell'erba su una schiena sudata e bollente, chiude gli occhi e schiude le labbra, per riprendere il respiro e regolarizzare il battito. Accanto a te si butta un ragazzo castano e con le spalle larghe di chi oltre a darle le prende spesso. Si chiama Cristobel Barclay, conosciuto anche come Chris o "il maggiore dei Barclay". Ha la pella cotta dal sole, come ogni cowboy che si rispetti, tutti i denti in bocca, un velo di barba che si confonde ad un sorriso pieno, soddisfatto, arrogante. 

"Mi giri un po' di bloom?"
"Sissignora"

Chris resta steso accanto a lei, abbastanza vicino da sfiorarla solo con un braccio, in un contatto casuale e disteso. Fatto lo spinello, lo porge a lei che se lo mette tra le labbra. Piega un braccio e gli bussa con le nocche sul petto per farsi passare i pantaloni in cui tiene i fiammiferi. 

"Quindi partite sia tu che Cain?"
"Aye"
"Già sapete in che reggimento vi mettono?"
"Il settimo o il sesto, non è ancora chiaro. Stanno avendo qualche problema di organizzazione"
"Uno lo dovrebbe mettere in conto quando unisce duecento diversi eserciti in uno solo, no?"
"Sai come si dice, la guerra non la fanno i comandanti..."

Chris rotola verso di lei girandosi sulla pancia, poggia gli avambracci a terra e solleva la schiena, così da guardarla direttamente in viso, da una posizione appena rialzata. Un vento leggero si infila tra i suoi ricci castani, ai lati dei suoi occhi che non conoscono ancora rughe, tra le dita delle mani piene di calli.

"E chi è che la fa, allora? La temibile doppietta Rooster?"

Jack espira il fumo e ride piano, si porta un braccio dietro la nuca per sostenersi. 

"Non c'è verso di convincerti a partire con noi, ah?"
"E chi porta il pane a casa mia, poi? Raul è in partenza pure lui, e quell'idiota di Javier non ha intenzione di smettere di invecchiare..."
"In qualche modo possono fare, tua madre se la cava con lavoro da sarta, o no? Sei una buona pistola. Saresti utile"

Chris ride più forte, sfila lo spinello dalle dita di lei e se lo mette tra le labbra, ben sapendo che Jack Rooster condivide raramente. Poi si china sul suo viso e la bacia, a lungo e intensamente, poggiandole su un fianco nudo la mano che tiene ancora il joint. Quando la sente sorridere di nuovo, lui fa lo stesso, tenendosela vicina per parlarle sulle labbra.

"Potresti restare anche tu - le fa scivolare una mano sul viso - e potrei fare di te una donna onesta"

Jack sbatte le palpebre, si irrigidisce appena e si tira indietro col busto, perplessa.

"Scusa?"
"Ah, non temere, l'ho pensata meglio di così - risponde il maggiore dei Barclay, staccandosi momentaneamente da lei per prendere il suo gilet. Ne estrae un fazzoletto sottile che srotola - forse avrei dovuto aspettare che ti rivestissi, ma... quando la racconteremo, diremo che eravamo vestiti. E che non stavamo fumando erba".

Jack solleva il busto mettendosi a sedere, scrolla poi i lunghissimi capelli che, anche in quella posizione, riescono a sfiorare il terreno. Osserva il ragazzo che ha davanti mettersi in ginocchio e porgerle un anello sottile, con un piccolo diamante in cima. Lo vede indossare la sua faccia da schiaffi usuale, quell'espressione ammiccante di chi non si prende mai sul serio. 

"Jack Rooster... vuoi sposarmi?"

Jack Rooster, dal canto suo, si massaggia la nuca a disagio.

"Hai sbattuto la testa molto forte, Chris?"
"Ooh avanti, come se non ci avessi mai pensato. Andiamo avanti così da quasi un anno, ormai... non litighiamo mai, e so tutto di te... e non ti chiederò neanche di smettere di lavorare, se non vuoi. E con tutti quelli che stanno partendo, di lavoro ce ne sarà parecchio... potremmo trasferirci a Mexican, e continueresti a poter venire a trovare i tuoi..."
"Chris... sto partendo per il fronte..."
"Be'... - Chris solleva le spalle continuando a tenere quell'anello sospeso a mezz'aria - non partire..."
"Mi sono arruolata... ho intenzione di partire, lo sai che ce l'ho".

Lei si alza in piedi, adesso sembra infastidita. Va a recuperare i suoi vestiti e li indossa con una certa fretta. Chris resta lì ancora qualche istante, stordito, poi si rimette in piedi e la raggiunge, cercandole i polsi.

"Ascolta... d'accordo."
"Ah?"
"D'accordo, l'ho capito, devi partire... d'accordo, ma... la proposta è ancora valida..."

Le prende la mano sinistra e la solleva fino al proprio viso, vi poggia sopra le labbra e poi, lentamente, le infila quell'anello.

"Quanto durerà, qualche mese, un anno? Vai in guerra, se per te è importante... quando ritornerai, ci sposeremo"

Lei inspira a fondo, solleva lo sguardo su di lui, indagandolo.

"Ci devo pensare"
"Pensaci, allora. Ma questo tienilo - le comunica riacceso, afferrandola quindi per la vita e tirandosela contro - ancora arrabbiata con me?"
"A-ah"
"Facciamo pace?"



Sunset Tower, maggio 2514.
Alcol. Buio. Non sento la terra sotto i piedi.
"Avrei voluto conoscerti in un'altra vita"
"In un'altra vita ti avrei anche sposata, magari"



Nessun commento:

Posta un commento